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Il processo di posa di piastrelle in ceramica prevede tre fasi principali, l’una consecutiva all’altra:

 

1. PREPARAZIONE DEL SOTTOFONDO

 

2. APPLICAZIONE DELL’ AUTOLIVELLANTE

 

3. ESECUZIONE DELLA POSA

 

1. Planarità del sottofondo

Come già evidenziato è necessario fare in modo che il fondo risulti perfettamente piano, al fine di garantire una posa ottimale delle nuove piastrelle. 

Imperfezioni del sottofondo, infatti, potrebbero creare difetti nel nuovo pavimento. 

Qualora il sottofondo, massetto o pavimento già esistente, non risultasse perfettamente piano è necessario intervenire con uno strato di livellamento, quali lisciature cementizie autolivellanti (ideali per la posa di pavimentazioni interne).

2. Applicazione dell'autolivellante

– con un’unica mano, passare l’impasto a base di cemento, si consiglia di utilizzare una spatola metallica (leggermente inclinata, al fine di ottenere lo spessore desiderato) o una racla.


– qualora si stessero trattando grandi superfici, rispettare tutti i giunti di dilatazione esistenti nel supporto/massetto.

3. Esecuzione della posa (specifico per pavimentazioni in gres)

Il gres porcellanato è caratterizzato da porosità praticamente nulle, anche nel lato a contatto con il massetto (marca). 

Ciò rende più difficoltosa l’adesione delle piastrelle alla malta di inerti. Si suggerisce dunque la posa con adesivi, finalizzata a garantire maggiore sicurezza. 

Dal grado di deformabilità del supporto, e dalle sue peculiarità, dipenderà la scelta dei prodotti di posa, strettamente correlata anche alle dimensioni delle piastrelle e all’ambiente di posa. 

Si consiglia per la maggior parte dei casi una posa a fuga larga e la progettazione di giunti di frazionamento tra le piastrelle (circa ogni 20-25 m² per pavimentazioni interne e ogni 9-16 m² per pavimentazioni esterne). 

 

Di seguito si riportano le principali operazioni di posa in opera:

 

> Preparazione del supporto

garantire la perfetta planarità della superficie. Evitare fessure e screpolature. Pulire con attenzione e rimuovere con cura le parti non ben saldate. 

Se si utilizzano adesivi cementizi, è necessario applicare un primer qualora si stiano posando superfici come ad es. intonaci di gesso.


> Preparazione dell’adesivo

fase necessaria qualora si preveda l’utilizzo di adesivi in polvere/a due componenti (gli adesivi in pasta richiedono semplicemente una riomogeneizzazione in quanto già pronti all’uso). Finalità della preparazione dell’adesivo è impiegare un impasto totalmente omogeneo e fluido, semplice da stendere e composto da costituenti perfettamente in grado di assolvere alla propria funzione. Per dosaggio e applicazione, seguire sempre quanto suggerito dai produttori. Note: una volta miscelato, l’impasto è utilizzabile per un tempo definito (e dipendente dalla durata dell’impasto). Per le tempistiche, basarsi su quanto esplicitato dai produttori.


> Applicazione dell’adesivo e posa in opera delle piastrelle

Con spatola dentata, procedere all’applicazione dell’adesivo. La spatola dovrà essere adatta a garantire un’ottimale bagnatura del rovescio delle piastrelle. Per pavimentazioni e rivestimenti esterni in ceramica – dai formati superiori a 2cm di spessore – rivestimenti di piscine e superfici soggette a carichi pesanti, spalmare l’adesivo anche col resto della piastrella. Sarà così assicurata la sua completa bagnatura. Posare le piastrelle, nel rispetto dei tempi di apertura dell’adesivo segnati sulla scheda tecnica; da ricordare che i tempi saranno strettamente correlati a fattori quali condizioni ambientali e tipologia di sottofondo. Attenzione: l’adesivo non dovrà formare una pelle in superficie; qualora tale pelle si formi, l’adesivo andrà ravvivato rispalmandolo con spatola dentata.


> Posa in esterni

sebbene il gres porcellanato abbia proprietà ingelive, le piastrelle per esterni devono rispettare particolari norme di posa, atte a garantire la migliore resistenza al gelo possibile. Di seguito le principali condizioni da rispettare per la posa in esterno

– pendenza: la pendenza del pavimento esterno non deve superare il 2% (2 cm di abbassamento per ogni metro lineare).
– giunti di dilatazione: da utilizzare ogni 3 metri lineari circa, i giunti di dilatazione attraversano lo strato portante del pavimento, e contengono materiale espanso isolante. Hanno la finalità di compensare le dilatazioni e i ritiri causati da sbalzi di temperatura stagionali.
– fughe: per l’uso in ambienti esterni, si consiglia l’utilizzo di materiali impermeabili.
– strato impermeabile: da realizzare con pendenza del 2%.
– drenaggio: un corretto drenaggio superficiale servirà per eliminare l’acqua infiltrata, senza pressione.


> Stuccatura delle fughe

tramite spatola di gomma o plastica, stuccare le fughe, al fine di riempire completamente – in maniera regolare e compatta – gli interstizi tra le piastrelle. 

Materiali impiegati: 

malte premiscelate colorate, vantaggiose poiché possono essere abbinate cromaticamente alla ceramica scelta, oltre ad essere caratterizzate da una superficie meno porosa (che non trattiene lo sporco).

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